6 spunti visual
Con il termine visual merchandising ci si riferisce a tutto ciè che è visibile all’interno e all’esterno di un negozio.
È l’insieme di operazioni che collocano il prodotto all’interno del punto vendita in sintonia con le scelte del format (o della strategia commerciale) e che riguardano il sistema espositivo, l’ambientazione, l’illuminazione, la grafica.
La traduzione letterale è visualizzazione della merce, ma indica una serie di operazioni molto più complesse di una semplice esposizione di prodotti: si tratta di un linguaggio commerciale creativo.
Più in generale, riguardano l’atmosfera che stimola i sensi e le emozioni che il prodotto esposto è in grado di indurre nel cliente per attirarne maggiormente l’attenzione e aumentare i volumi di vendita.
Per la creazione di questi stimoli sensoriali, vengono utilizzati i 5 sensi che l’uomo ha a disposizione:
- Vista: è la più importante in quanto giunge per prima al consumatore, tutto deve essere ben visibile con uno sguardo.
- Udito: l’utilizzo di musiche o suoni che rappresentino la filosofia del brand.
- Olfatto: grazie all’utilizzo di fragranze si stimolano i ricordi limbici nel cervello del consumatore.
- Tatto: fondamentale per poter abbattere la barriera tra consumatore e produttore; tutta la merce deve essere “toccabile”, dall’abbigliamento al tecnologico.
- Gusto: grazie alla possibilità dell’assaggio si avvicina il prodotto al consumatore.
Ma come si fa ad andare oltre le tecniche di esposizione del prodotto, attuando idee di visual merchandising ad alto impatto sul retail design?
Ecco 6 idee di visual merchandising a cui forse non avete pensato, dalle quali vale la pena prendere spunto.
- L’arte del prodotto
Avete mai pensato ai prodotti come opere d’arte? È un’esperienza particolare e indimenticabile. Potreste creare qualcosa di simile nel vostro negozio, e questa tecnica costituisce un nuovo modo per valorizzare i vostri prodotti. Il connubio tra arte e prodotto raggiunge un ottimo equilibrio, raffinato e al tempo stesso efficace per attirare i clienti. Nella foto, il visual merchandiser ha pensato di creare un naso gigante in vetrina per promuovere i profumi. La semiotica può venirci in aiuto, per esempio si potrebbe immaginare la vostra vetrina come un palcoscenico teatrale dove entrano in scena i vostri prodotti.
Tecnologia
Facendo ricorso alla tecnologia, le possibilità per esporre i prodotti sono infinite: dovete solo trovare quella giusta per voi.
Per aziende come la Apple, funziona bene esporre i prodotti tecnologici in modo che siano tangibili; lo dimostrano le pareti touchscreen e gli schermi interattivi allestiti nei suoi flagship store; nel caso di tali aziende, la tecnologia è connaturata ai prodotti. Ma lo stesso principio può funzionare anche in altri settori.
Flower Power
I benefici dei fiori freschi sono scientificamente provati: è stato scoperto che fanno sentire le persone tranquille, rilassate e a proprio agio. E chi non vorrebbe avere in negozio clienti sereni e accomodanti?
Se regaliamo fiori alle persone speciali e se i fiori costituiscono una delle voci di spesa più elevate nei matrimoni, ci sarà un motivo. E non capita spesso di trovare attività commerciali che allestiscono scenari così ricchi di fiori e dove i fiori sono disposti in modo così raffinato.
I fiori contribuiscono al visual merchandising per la loro bellezza, ma anche grazie al loro profumo. Malgrado il suo nome, il visual merchandising non fa riferimento solo all’esperienza visiva, ma vi contribuiscono anche altri sensi, come odori e suoni.
Oggetti riciclati per esporre la merce
Invece di comuni espositori, stand e scaffali, optate per un metodo meno tradizionale e più rispettoso dell’ambiente per esporre la merce. Come esempio si può prendere lo store Nonostante Marras di Milano: vengono infatti utilizzati dei supporti in legno riciclati per esporre alcuni prodotti, stando comunque in linea con i colori e il concept del negozio. Questa soluzione ha un diverso appeal visivo: usare supporti stravaganti e creativi contribuisce a creare l’identità del brand. E riciclando in modo intelligente, potete anche risparmiare parte del vostro budget.
Persone in carne e ossa al posto dei manichini
Particolarmente rilevante per chi vende abbigliamento e accessori è l’impiego di persone al posto dei manichini: è una tattica particolarmente potente dal punto di vista del visual merchandising.
Sono maestri di questa tecnica i negozi Abercrombie & Fitch e i loro affiliati Abercrombie e Hollister. Ragazze e ragazzi (il loro target), passando davanti al negozio sono attratti dai loro modelli di riferimento in bella mostra.
Si tratta di una tecnica di visual merchandising estremamente efficace per questi negozi, che vendono uno stile di vita e legano molto il loro brand all’immagine. I modelli sono la prova tangibile che l’immagine di Abercrombie & Fitch è raggiungibile.
Nasce il desiderio di comprare i vestiti indossati dai modelli per acquisire il loro stile di vita; per non parlare delle foto con i modelli che vengono condivise sui social media.
Percorso guidato (e obbligato)
Chi meglio di IKEA sa guidare e indirizzare i clienti all’interno del negozio? Il la catena di store svedese ha progettato con tale sapienza le proprie sedi commerciali, riuscendo a guidare i clienti praticamente in ogni loro passo. Questa tecnica pare funzionare bene, perché quando si conoscono i clienti, si sa anche dove guardano e dove vogliono andare. È così che IKEA riesce a collocare promozioni, nuovi prodotti e altri elementi importanti nei punti chiave del negozio, cioè quelli più visibili e trafficati. Essenzialmente, riesce a determinare dove i clienti trascorrono più tempo. E questo è importante per guidare i loro comportamenti. Come avete letto, alcune tecniche possono essere messe in atto fin da subito, come l’esposizione di fiori o l’uso di elementi riciclati, altre invece richiedono una struttura e una strategia ben precisa. Può rivelarsi efficace implementare novità creative nel vostro store, tramite il retail design, per aumentare l’engagement del cliente e favorire la customer experience!