Super Green, non solo questione di budget!
Sono all’ordine del giorno gli investimenti da favola sostenuti dalle grosse aziende per implementare le proprie eco-strategie. Ma è proprio vero che solo i grandi del mercato hanno la forza di dirigersi verso la green economy?
Non è proprio così! Infatti abbiamo raccolto alcuni casi di rilievo di chi ha deciso di dirigere la propria attività con entusiasmo e (forse?) un pò di incoscienza verso il green e verso la sostenibilità pur non avendo a disposizione grandi budget.
Il primo esempio è quello di Erba Brusca, un locale milanese a cui i proprietari hanno deciso di imporre un taglio nettamente green. In una corte della zona storica dei Navigli nasce infatti questo progetto che ha l’ambizione di trasferire gli ambienti, le abitudini e i sapori della campagna lombarda nella città di Milano. Il risultato è ammirevole! Entrando nei locali di Erba Brusca si esce immediatamente dalla frenesia della nostra città, per entrare in una dimensione fatta di tradizioni, di calma e di cose buone e naturali. Il passaggio è ancora più marcato quando dall’interno del ristorante ci si sposta nel cortile, adibito ad orto, in cui si può passeggiare tra le piante, avendo l’impressione di essere in un luogo completamente diverso da Milano. Il progetto ha avuto successo e ora chi desidera uscire dalla città senza spostarsi ha l’occasione di farlo, almeno per il tempo di una cena.
Un’ altra interessante iniziativa per il commercio sostenibile è stata realizzata da alcuni volontari trentini che hanno aperto e allestito lo spazio Passamano di Bolzano. In questo negozio innovativo la merce esposta non costa nulla! Lo spazio viene gestito da volontari non retribuiti che si occupano di accogliere chi vuole disfarsi di alcuni suoi vecchi oggetti, per poi organizzare l’esposizione di quanto lasciato. Chi è interessato alla merce esposta, entra, sceglie e porta a casa, senza dover pagare alcun corrispettivo per la merce “acquistata”. L’offerta per il finanziamento dello spazio è assolutamente libera e, cosa ancora più incredibile, esiste una bacheca dove lasciare la descrizione di ciò di cui si ha bisogno! Il format tradisce la sua matrice anglosassone (originariamente austriaca), ed è da tenere sotto stretta osservazione perché offre spunti di grande interesse sia per la generazione di traffico che per la sostenibilità della sua “offerta”.
Per concludere, è da citare il caso di un barista di Busto Arsizio (provincia di Varese) che davanti al proprio locale ha allestito un mini-bar per i cani dei clienti, menù a base di acqua fresca e croccantini! La notizia, ripresa anche da www.Republica.it, ci ha strappato un sorriso e non potevamo non rendere omaggio a Osvaldo Delle Curti, titolare del D.o.c. Bar in via Arnaldo da Brescia che, pur in tempi di crisi, ha pensato ai nostri amici a quattro zampe.